jeudi 27 juin 2013

Première biennale de poésie visuelle d'Ille sur Têt à la galerie (13) TREIZE

Première biennale de poésie visuelle d'Ille sur Têt à la galerie (13) TREIZE



Hommage à Camillo CAPOLONGO
Lecture des textes de Camillo Capolongo 
Hélène & Giorgio Bedani
Vendredi 5 juillet 2013 18h30
Galerie (13) TREIZE 
En présence de son frère Domenico








































Photos Domenico Capolongo



CAMILLO CAPOLONGO
 CENNI BIOGRAFICI

     Camillo Capolongo nasce a Roccarainola il 25 settembre 1941 da Emma De Rinaldi e Vito Antonio. Dopo le elementari nel comune natio frequenta le medie, il ginnasio e il liceo classico a Nola. Si laurea in Giurisprudenza il 1° luglio 1965, presso l’Università “Federico II” di Napoli. Assolve agli obblighi militari in Sabaudia nel 1966 e nel 1967 sposa Carmela Maietta. Dal matrimonio nascono Gioa e Poesia.
     Insegna lingua francese in provincia di Sondrio (Livigno, Isolaccia) tra il 1967 e il 68. Nel 1968 lascia l’insegnamento e si trasferisce con la famiglia a Milano, da dove rientrano a Cicciano (pr. Napoli) nel 1978. Nel 2004 si ritira a vivere da solo a Roccarainola, dove tuttora risiede.
     Fin da adolescente mostra grande interesse per la pittura, che inizia imitando i pittori classici. Ben presto, però, il suo stile subisce un cambio, prevalendo sempre più l’essenziale o il simbolico. Le sue opere tendono progressivamente verso forme artistiche di avanguardia, aprendosi anche alla scultura e alla letteratura.
     Di fondamentale importanza per la sua formazione artistica è la lunga permanenza a Milano dal ’68 al ’78, nel vivo di una realtà culturale e artistica di livello europeo, con forti relazioni con il circostante territorio padano. Milano prima e poi Napoli saranno le sue principali città di riferimento, dalle quali comunque si muove per conoscere altre realtà; di particolare importanza alcuni lunghi soggiorni trascorsi in Francia (Parigi e altrove), all’incirca tra il 1987 e il 1992.
     Già da prima del suo periodo milanese la mescolanza tra pittura e poesia, ovvero tra immagini e testi su supporti di ogni genere, così come la scultura, in forme essenziali e materiali poveri, nonché le perfomance personali nella poesia visiva, lo impegnano progressivamente in vari movimenti artistici.
     Per una sommaria idea delle attività realizzate da Camillo Capolongo tra il 1975 e il 1987 se ne riporta una sintetica presentazione ricavata dalla documentazione del Festival internazionale “di versi in versi”, organizzato a Parma nel 1987, al quale partecipò: “come disegnatore umoristico ha pubblicato su: Tribuna Illustrata, La Notte, Il Giorno, Famiglia Cristiana, Corriere dei Piccoli, Candido; come scultore ha vinto il primo premio Provincia di Milano 1975; come uomo di teatro ha lavorato per il decentramento teatrale della Regione Lombardia e come delegato ETI; come pittore ha esposto alla Sala delle Cariatidi Palazzo Reale Milano 1974, Triennale Milano 1975, Sala del Grechetto Biblioteca Sormani Milano 1977, Museo di Milano 1977; come poeta è comparso in Dic(k)s, Tam Tam, Barbablù, c/o, Mini; come animatore ha lavorato a: USL Pomigliano d’Arco 81/2, Estate a Napoli 80, Salerno 82,; come operatore fonda: Museo Vivo Convento S. Angelo in Palco Nola 78, Museolaboratorio di Cicciano (NA) 79, i Nopoletani con Emilio Villa 83, Match (semestrale) 84.” E sarà questa la sua gamma operativa anche dopo.
     Per chiudere questo breve profilo biografico di Camillo Capolongo, più che riportare una lunga sequenza di mostre personali o collettive, pubblicazioni, festival di poesie, spettacoli, performance, collaborazioni in riviste, iniziative culturali e sociali e quant’altro (come momenti di una densa biografia che non è stata ancora fatta, né da lui né da altri) è preferibile citare qualche giudizio su di lui e la sua opera espresso da alcuni artisti o studiosi che lo hanno conosciuto personalmente.

Claudio D’Aquino, Alla libreria Feltrinelli le pagine di Match, 1987: “È certo tuttavia che, senza certificati ufficiali o brevetti di riconoscimento, l’editore-direttore Camillo Capolongo, nel suo laboratorio anonimo di Cicciano, ha avviato la sua personale rivoluzione. Dottore di giurisprudenza, di estetiche e tecniche dell’animazione, performer, «sognatore sveglio» per Emilio Boccafusca, «il più esplicito degli ermetici» per G.B. Nazzaro, «rurale incursore» secondo Luca Luigi Castellano, «uno degli inderogabili» a parere di Emilio Villa intende perseguire una rivoluzione che riconduca nelle mani di letterati ed artisti la funzione di ripensare e decidere della produzione. Avvalendosi continuamente degli operativi di Emilio Villa, Luca Luigi Castellano, Spatola, Balestrini, Costa ed altri, Match vuole essere il piccolo tempio di un protagonismo – di lusso – capace di andare a grandi ripensamenti sul «negativo» della cultura di questa fine di secolo.”

Stefano De Stefano, Ritorna Match, la rivista aperiodica simbolo dell’avanguardia, 2000: “«Match», la rivista aperiodica fondata da Camillo Capolongo nel 1984, poesia, estetica e tecniche di animazione, che torna in vita con un numero ancora senza data, in perfetta coerenza con se stessa. Luogo di confronto, conflitto e di espressione creativa, al suo esordio fu definita «organo ufficiale dello stato autonomo dei nopoletani», sì, proprio con la «o», una differenza di vocale in grado di «ridisegnare una cultura napoletana altra».

Mina Tarantino, Comunicato della Mostra “Camillo Capolongo – Magnifico”, Monopoli, 2007: “Camillo Capolongo, «Pittore-filosofo» nato nel Nolano, ha attraversato con la sua poetica le esperienze più significative dell’estetica del secondo Novecento. … Pittore e scultore, utilizza materiali poveri, ottenendo la plasticità attraverso concettualizzazioni minimali. In pittura si serve delle superfici più svariate: tele, cartoni, carte, fogli acetati, lenzuola di lino e altri materiali. Utilizza la tecnica del collage e del disegno a china, commistione di disegno concettuale e assemblaggio polimaterico.”

Tonia Fiorino, La visualità di una poesia in movimento: Camillo Capolongo, 2009: “Per Leonardo da Vinci  «La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede»: un’asserzione brillante e densa di significato che, per definire l’opera di Camillo Capolongo, comunque, dovrebbe essere modificata dal momento che il fatto artistico da lui prodotto si vede e si sente. Considerando, infatti, le creazioni di quest’artista, difficilmente inquadrabili in schemi precostituiti, possiamo riscontrare un uso particolare del segno sia iconografico che scritturale in quanto queste due forme si mescolano e si integrano in modo da produrre espressioni artistiche originali e speso singolari. Le parole, le singole lettere dell’alfabeto, i numeri infatti, per lui, non sono solo risorse per creare significato ma si trasformano in immagini e travalicano il senso oggettivo per trasformarsi in oggetti simbolici, così come i suoi disegni, i suoi schizzi, le sue sculture, ma anche i suoi video, si caricano di figurazioni semantiche, di effetti visivi e segni linguistici nello stesso tempo.”

Art & Anarchie. Acte 1 2010. Collectif, 2010: “Camillo Capolongo. Artiste polyédrique, il à traversé, avec sa poésie, les expériences les plus significatives de l’esthétique de la fin du 19ème. Authentique précurseur et expérimentateur, ses travaux se basent sur la certitude que le dualisme n’existe pas car l’unité n’est autre que le dispositif de la multiplicité; il rédige en 1983 avec Emilio Villa et Luigi Castellano le manifeste des “nopolitaines”, document collectif qui se base sur un type de culture anti-académique ; en 1984, Camillo Capolongo fonde la revue Match. L’artiste joue avec les superpositions en portant la logique à ses limites: «Je voulais crucifier le spécifique jusqu’à le dépouiller de ses valeurs». Ces dernières années, ses recherches se sont centrées sur les pratiques hyeratiques des maitres zen ; et voilà que le mouvement qui a depuis toujours caractérisé son travail trouve de nouvelles correspondances. «Enfant grandissant entre Zen et logique». En 2008, il choisit l’union entre son et image, en collaborant avec le Progetto Silent.”     

Sergio Cena, Antologia ad Hoc XXV, 2012: “Camillo Capolongo: poeta visuale? Poeta lineare? Noi diremmo poeta tout-court, poeta fuori da ogni schema, vale a dire qualcuno che è poeta nel più profondo dell’animo, sino al punto di essere considerato un diverso, ed è per questo che il suo lavoro non si lascia catalogare, che rifiuta ogni etichetta. Per capire sino a che punto un essere umano possa vivere in simbiosi con la poesia, occorre leggere la splendida raccolta di poesie raccolte nel libro: Camillo Capolongo – Poesie – Match edizioni.”









CAMILLO  CAPOLONGO
ALCUNI  DATI  BIBLIOGRAFICI  E  ATTIVITÀ
BIBLIOGRAFIA ATTIVA
1. Sopra poesia da Napoli in summa avanguardia e nopoletani, 1983/84, a cura e con prefazioni di Camillo Capolongo e Luciano Caruso, Catalogo di “testi” poetici di: Mirella Bentivoglio, Emilio Boccafusca, Camillo Capolongo, Luciano Caruso, Luigi Castellano (Luca), G. B. Nazzaro, Luca Maria Patella, Antonio Porta ed Emilio Villa, con aggiunta di una nota su “I Nopoletani”, un’Appendice e Notizie biografiche degli autori,  ed. Nuove Iniziative, pagine 84 (più sponsor).
2. pPoesia Nola Somma Vesuviana 25 dicembre, 1984, Catalogo, a cura di Camillo Capolongo, di “lavori e presenze” di: Franco Beltrametti, Camillo Capolongo, Gianni Castagnoli, Luigi Castellano (Luca), Victor Cavallo, Corrado Costa, Giovanni D’Agostino, Rita Degli Esposti, Esther Ferrer, John Gian, Adriano Spatola, Patrizia Vicinelli ed Emilio Villa, pagine 110.
3. Il sociale territorio nolano 1970 1990, 1990, a cura di Camillo Capolongo, “sistemazione delle operazioni avvenute in territorio nolano” dal 1970 al 1990, ed. Credito di Cicciano, tipolit. Grafdes, Cicciano, pagine 70.
4. Opere da (anno) 1960 a (anno) 1995 pittura scultura, 2000, volume autobiografico con 36 “opere” su pagine a fronte, stamp. Diaconia, S. Maria a Vico, pagine 80.
5. Match, “organo stato autonomo de i nopoletani” (cfr.: Il sociale, p.5), 1984-1990, 1998-2000, rivista “poetica” in formato e numero di pagine variabili, con la collaborazione editoriale di Franco Beltrametti (1984, primi due numeri), Gabriele Montagano (1987, numeri 7 e 8) e Franco Capasso (1998-2000 ca., numeri 18 e 19), e la collaborazione di un numero molto alto di artisti italiani e stranieri per i “testi”.
6. Poesie, 2010, introduzione a cura di Rino Ferrante, Match edizioni, tip. Grafdes, Cicciano, pagine 240.
BIBLIOGRAFIA PASSIVA
Emilio Villa, (i no/poletani) the black egg, n.1, con immagini di E. Villa, Luigi Castellano, Leo Deberardinis, Camillo Capolongo, Peppe Capasso,  edito in Roma in 2000 esemplari il 20 marzo 1983.
Doc(k)s N°71 – Italie(s), Eté 85 (a cura di Adriano Spatola e Roberto Brocco; dir. Julien Blaine), éd. Le Moulin de Ventabren, 1985, folios 118-119.
Eugenio Gianni, Póiesis ricerca poetica in Italia, 1986, ed. Istituto d’Arte Statale, Arezzo, pp.149-182 (“I nopoletani”).
Claudio D’Aquino, Quando un’opera d’arte vuol sfilare in rivista. Alla libreria Feltrinelli le pagine di Match, Napoli Oggi, 4 giugno1987.
Guglielmo Achille Cavellini, Vita di un genio, ed. Centro Studi Cavellini, 1989, pp.50-55.
fotocopie. parmapoesia.95 (a cura di Daniela Rossi), Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, 1995, p.21.
Futurismo alla pummarola, (a cura di Ugo Piscopo), 1996, (con scritti di Camillo Capolongo. Es. In Bibl. Naz. Napoli, Misc. Busta A 1071/18).
Rosario Pinto, Il movimento dell’Arte nel Sociale, Orta di Atella, 2000, pp.5, 7, 19, 23, 26,32.
Stefano De Stefano, Ritorna Match, la rivista aperiodica simbolo dell’avanguardia, Corriere del Mezzogiorno, 11 novembre 2000.
Rosario Pinto, Arte del secondo novecento in Campania, Orta di Atella, 2001, pp.128, 133, 136, 137, 144, 146, 147, 151.
Rosario Pinto, La pittura napoletana del novecento, Ist. Graf. Edit. Ital., Napoli, 2002, pp.126, 130, 220, 307, 308, 325, 334, 336, 337, 352, 360, 361, 363. 
Polyphonix, (livre publié à l’occasion du quarantiéme Festival Polyphonix au Centre Pompidou), Éd. Léo Scheer, Paris, 2002, pp.4,11,63, 240, 251, 254.
Mail Art 2003. Hommage aux fondateurs (a cura di Julien Blaine), Imp. Saint Lambert, Marseille, 2003, pp.76, 167, 169.
Emilio Villa, Scritti Napoletani, (con nota di Stelio Martini e lettera di Mario Diacono), 2003, pp.26-29.
Tonia Fiorino, La visualità di una poesia in movimento. Camillo Capolongo, 2009, in: Esperienze letterarie. Rivista trimestrale di critica e di cultura, 3.XXXIX, pp.167-184.
Rosario Pinto, Arte nucleare in Italia, Loffredo Ed., Napoli, 2009, pp.111, 112.
Art & Anarchie. Acte 1 2010. Collectif, Éditions K’A, Ille-sur-Têt, 2010, pp.119-122.
MOSTRE / FESTIVAL / …
1a Exposição internacional de art-door, Recife (BR), 1981, p.23.
Rivelazione, 1981, mostra di opere grafiche a cura di Arcangelo Izzo, pp.1-10, 24-25.
Arteder’ 82. Muestra Internacional de Obra Gráfica, Seccion II, Grabado, Bilbao, marzo-abril 1982, catalogo, p.462.
Di versi in versi 1983 Parma Festival Internazionale di Poesia, 1983, Parma.
Il sognatore sognato, 50 “monumenti” per Corrado Costa, Reggio Emilia maggio-giugno 1984, “monumento” n.12.
Di versi in versi 1986 Parma Festival Internazionale di Poesia, 1986, Parma.
L’esercizio della memoria. Estetica della fede. Dalle Basiliche in viaggio: Cimitile/Napoli/New York, Esposizione di dipinti di tre artisti, tra cui Camillo Capolongo, in queste tre sedi, 2005. 

                                   
     


Liste des participants 
AGRAFIOTIS Démosthène Grèce, Aguiar Fernando Portugal, Alle Christian France, Beaulieu Kurt Canada, Bennet John M USA, Blaine Julien France, CAPOLONGO Camillo Italia,  Chiarlome Bruno Italia,  Clouvel Solange France, Cohen Ryosuke Japon, Dalachinsky    USA,  Daligand Daniel France, Della Vedona Michel France,  Dépanne machine France,  Devande France,  E - AMBASSADE D’UTOPIA France, Fierens Luc Belgique,  Fremiot Joël France, Gillot Laurence France,  GROH Klaus Germany,  Guetat-Liviani Frédérique France, Helisen Alain France,  Janke Eberhard Germany, Jeanjean Anne-Marie France,  Jolivet André France,  Le peintre NATO France, Lebel Jean-Jacques France, Lejard Ghislaine France, Lucas constança Brasil, LUIGETTI Serse Italia, Manyach Didier France,  Massé Claude France, Miche-Art-Universalis Belgique,  Miguel Jimenez El Taller de Zenon Espagne,  Menguzzato Lorenzo Lomé Italia, MINARELLI Enzo Italia,  Montalvetti Samuel Argentina, Morandi Emilio Italia,  Myanard  Yvan France,  Nieslony Boris Germany, Niss Andrew Maximilian Germany, OLBRICH Jürgen O Germany, Olry  Gilles France, Padin Clemente Uruguay, Papp Tibor France, Penard Rémy France PENNEQUIN Charles France, Pilcher Barrry Edgar Ireland, Pons Vincent France, Pontes Hugo Brasil,  QUEIROZ Fatima Brasil, Robèr André France, Rotbard Sophy Larénion, RUIZ-RUIZ Manuel    Espagne, Sarenco Italia,  SIDAC Piet Franzen The Netherlands,  Sourdin Bruno France, StraDA DA Giovani and Renata Italia, Tanabe Shin Japon, VAILHE Marie France.

L’ensemble des oeuvres reçues sont sur :
http://trikodpo.com/biennale2013.htm
http://poesievisuelletreizegalerie.blogspot.fr/

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